Come si diventa Tecnologo Alimentare
Il titolo di Tecnologo Alimentare in base alla Legge 59/94 “Ordinamento della professione di tecnologo alimentare”, spetta attualmente ai Laureati con i seguenti requisiti:
1a) appartenenti al vecchio ordinamento didattico (laurea quinquennale in Scienze delle Preparazioni Alimentari o in Scienze e Tecnologie Alimentari);
1b) oppure appartenenti al nuovo ordinamento didattico dal 2007 (laurea di 1° livello triennale classi L02, L13, L25, L26, L27, L29, L38 + laurea di 2° livello magistrale classe LM 70 Scienze e Tecnologie Alimentari).
I laureati o diplomati di altri corsi e di altre classi possono accedere alla laurea magistrale avendo acquisito almeno un certo numero di crediti in determinati settori scientifico-disciplinari, specificati nel Manifesto degli studi.
L’ammissione è basata esclusivamente sulla valutazione del curriculum universitario e non prevede prove o colloqui. Il risultato di tale valutazione è comunicato per via telematica ai candidati.
- che hanno superato l’Esame di Stato per l’abilitazione all’esercizio della professione;
- che sono iscritti all’apposito Albo dell’Ordine Regionale in cui hanno la residenza o il domicilio professionale;
- che hanno il riconoscimento del titolo professionale ottenuto in un paese UE o extra UE mediante decreto del Ministero della Giustizia ai sensi del D.lgs. 206/2007 “Attuazione della direttiva 2005/36/CE relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali, nonchè della direttiva 2006/100/CE che adegua determinate direttive sulla libera circolazione delle persone a seguito dell’adesione di Bulgaria e Romania”.
Corso di Laurea Magistrale
Il corso di laurea magistrale in Scienze e Tecnologie Alimentari (LM 70) si propone di fornire conoscenze avanzate e di formare capacità professionali adeguate allo svolgimento di attività complesse di coordinamento e di indirizzo riferibili al settore agro-alimentare, nonché la capacità di garantire, anche con l’impiego di metodologie innovative, la sicurezza, la qualità e la salubrità degli alimenti.
Il laureato magistrale svolge attività di programmazione, gestione, controllo, coordinamento e formazione relativamente alla produzione, conservazione, distribuzione di alimenti e bevande. Obiettivo fondamentale della sua attività è la gestione di funzioni professionali finalizzate al miglioramento costante dei prodotti alimentari in senso economico e qualitativo, nella garanzia della sostenibilità e della eco-compatibilità delle attività industriali, recependo e proponendo le innovazioni relative alle diverse attività professionali del settore.
La sua attività professionale si svolge prevalentemente nelle Industrie Alimentari e in tutte le aziende collegate alla produzione, trasformazione, conservazione e distribuzione dei prodotti alimentari, nelle aziende della GD/GDO, negli Enti pubblici e privati che conducono attività di pianificazione, analisi, controllo, certificazione, nonchè in quelli che svolgono indagini scientifiche per la tutela e la valorizzazione delle produzioni alimentari, negli enti di formazione, negli Uffici Studi e nella libera professione.
Abilitazione all’esercizio della professione
Il superamento dell’Esame di Stato abilita il laureato magistrale all’esercizio della professione, ma solamente l’iscrizione ad un Albo Regionale, ai sensi dell’art. 1 comma 1 della Legge 59/94, consente l’utilizzo proprio del titolo di Tecnologo Alimentare.
In caso contrario, ovvero in mancanza di iscrizione all’apposito Albo Regionale, si ravvisa “Abuso del Titolo della Professione” perseguibile ai sensi degli artt. 348 e 498 del codice penale.
Dopo aver terminato il percorso suddetto (laurea magistrale, esame di stato, iscrizione all’Albo Regionale) il Tecnologo Alimentare riveste ufficialmente il ruolo di professionista abilitato ad esprimere in ambito pubblico e privato, all’interno di Enti o Imprese o nella libera professione, anche in collaborazione con altri professionisti, le competenze tecniche, scientifiche, legislative, gestionali, direttive attribuitegli dall’art. 2 della Legge 59/94.
Esso può altresì svolgere funzioni di direzione, amministrazione e gestione di imprese che operano nel settore della produzione, trasformazione, conservazione e commercializzazione degli alimenti ed ha inoltre facoltà di compiere le attività di cui al elencate nell’art. 2 anche in settori diversi, quando tali attività siano connesse o dipendenti da studi e lavori di loro specifica competenza.
La categoria professionale del Tecnologo Alimentare è stata inserita nel 2010 con Codice ISTAT 23114 tra le “Professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione”, confermando il riconoscimento di un patrimonio di valori e competenze pluriennali a disposizione del Paese.