Il Profilo del Tecnologo Alimentare
Il professionista moderno che possiede competenze multidisciplinari da mettere al servizio del Pubblico Interesse per garantire il miglioramento continuo della qualità e della sicurezza degli alimenti, nel rispetto delle leggi vigenti, della deontologia professionale e della sostenibilità dei processi produttivi e distributivi.
Le competenze del Tecnologo Alimentare
Il Tecnologo Alimentare possiede competenze multidisciplinari, caratterizzate da un percorso universitario tecnico-scientifico strutturato che consente di approcciare in modo sistemico qualsiasi problematica (di tipo chimico, fisico, microbiologico, igienico-sanitario, tecnologico, legislativo) nel settore agro-alimentare che nell’ultimo decennio ha subito un’accelerazione complessa anche a livello internazionale nell’ambito legislativo, tecnologico, gestionale e logistico.
Le competenze che il Tecnologo Alimentare esercita in ambito privato e pubblico in Italia e all’estero, sono numerose e specialistiche e sono elencate in dettaglio nell’art.2 della Legge “Ordinamento della Professione rt. 2 Legge 59/94”
Art. 2. (Attività professionale)
1. Rientrano nella competenza del tecnologo alimentare:
a) lo studio, la progettazione, la direzione, la sorveglianza, la conduzione ed il collaudo dei processi di lavorazione degli alimenti e dei prodotti biologici correlati, ivi compresi i processi di depurazione degli effluenti e di recupero dei sottoprodotti;
b) lo studio, la progettazione, la costruzione, la sorveglianza e il collaudo, in collaborazione con altri professionisti, di impianti di produzione di alimenti;
c) le operazioni di marketing, distribuzione ed approvvigionamento delle materie prime e dei prodotti finiti alimentari, degli additivi alimentari, degli impianti alimentari;
d) le analisi dei prodotti alimentari; l’accertamento ed il controllo di qualità e di quantità di materie prime alimentari, di prodotti finiti, di additivi, di coadiuvanti tecnologici, di semilavorati, di imballaggi e di quanto altro attiene alla produzione e alla trasformazione di prodotti alimentari; la definizione degli standard e dei capitolati per i suddetti prodotti. Tali attività sono svolte presso strutture sia private che pubbliche;
e) le funzioni peritali ed arbitrali in ordine alle attribuzioni elencate alle lettere a), b), c) e d); f) la statistica, le ricerche di mercato e le relative attività in relazione alla produzione alimentare;
g) la ricerca e lo sviluppo di processi e prodotti nel campo alimentare;
h) lo studio, la progettazione, la direzione, la sorveglianza, la stima, la contabilità ed il collaudo, in collaborazione con altri professionisti, dei lavori necessari ai fini della pianificazione alimentare, con 2 riguardo alla valutazione delle risorse esistenti, alla loro utilizzazione e alle esigenze alimentari e nutrizionali dei consumatori;
i) lo studio, la progettazione, la direzione, la sorveglianza, la stima, la contabilità ed il collaudo di lavori inerenti alla pianificazione della produzione alimentare sotto il profilo territoriale;
l) lo studio, la progettazione, la direzione, la sorveglianza, la gestione, la contabilità ed il collaudo, in collaborazione con altri professionisti, dei lavori che attengono alla ristorazione collettiva in mense aziendali, mense pubbliche, mense ospedaliere e qualsivoglia tipo di servizio di mensa e ristorazione;
m) lo studio, la progettazione, la direzione, la sorveglianza e la gestione, in collaborazione con altri professionisti, di programmi internazionali di sviluppo agroalimentare, anche in collaborazione con agenzie internazionali e comunitarie.
2. Gli iscritti all’albo dei tecnologi alimentari possono altresì svolgere funzioni di direzione, amministrazione e gestione di imprese che operano nel settore della produzione, trasformazione, conservazione e commercializzazione degli alimenti.
3. Gli iscritti all’albo dei tecnologi alimentari hanno inoltre facoltà di compiere le attività di cui al comma 1 anche in settori diversi, quando tali attività siano connesse o dipendenti da studi e lavori di loro specifica competenza.
Il ruolo professionale del Tecnologo Alimentare
Il Tecnologo Alimentare, grazie a questa varietà di competenze, diventa il punto di riferimento per Aziende del settore alimentare, per Istituzioni pubbliche e private e per la collettività nel suo complesso in materia di qualità e di sicurezza degli alimenti. Le sue competenze si sviluppano in tutta la filiera agro-alimentare quindi dalla produzione, raccolta, conservazione, trasformazione, distribuzione, ristorazione fino al consumo.
Il TA è esperto della qualità, della sicurezza e della sostenibilità del sistema agro-alimentare. La figura del TA si inserisce nelle diverse filiere produttive per assumere, tra l’altro, la responsabilità nella conduzione e nel controllo dei processi di trasformazione, nella progettazione di nuovi alimenti nonché nell’analisi degli aspetti economici, socioculturali e ambientali delle filiere stesse, al fine di gestire la complessità dei sistemi agro-alimentari.
Il Tecnologo Alimentare (TA) regolarmente iscritto all’Ordine, riveste ufficialmente il ruolo di professionista abilitato ad esprimere competenze e pareri di tipo tecnico, legislativo e gestionale nel settore agro-alimentare Nel mondo del lavoro è quindi in grado di occupare ruoli di responsabilità nelle imprese alimentari private e pubbliche, può ricevere incarichi di consulenza e di perizia tecnico-legislativa sia dalla Pubblica Amministrazione che dal Settore privato, ha la facoltà di compiere le attività anche in settori diversi da quello più specifico alimentare in collaborazione con altre figure professionali.
La categoria professionale del Tecnologo Alimentare è stata inserita nel 2010 con Codice ISTAT 23114 tra le “Professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione”, confermando il riconoscimento di un patrimonio di valori e competenze pluriennali a disposizione del Paese.